DESCRIZIONE DEL PIATTO
Il sorbetto di limone è entrato nelle abitudini degli italiani al ristorante come intermezzo tra una portata a base di pesce e una a base di carne, ma anche come dopocena, magari come alternativa più leggera al gelato. In origine però il sorbetto nasce come dissetante consumato lontano dai pasti. Il nome rimanda all’atto di sorbirsi, cioè di assaporare a piccoli sorsi una bevanda, anche se il sorbetto è di fatto l’antenato del gelato. Anche la parola araba “sherbet” usata per indicare le bibite fredde, e da cui deriverebbe la parola “sorbetto”, potrebbe avere le sue radici nel verbo latino “sorbere”. I suoi ingredienti sono acqua, zucchero e succo di limone, ma spesso viene servito alcolico, ad esempio con il limoncello, oppure viene arricchito con albume d’uovo montato.
Altra cosa è la granita, che in accoppiata con la brioche (la brioscia) costituisce la tipica colazione estiva dei siciliani. La granita infatti non ha la morbidezza del sorbetto, e anzi è caratterizzata da cristalli di ghiaccio che la rendono granulosa. Entrambi si differenziano dal gelato per l’assenza di latte e quindi hanno una funzione rinfrescante rispetto al gelato che invece è anche saziante e può costituire un vero e proprio pasto.
INGREDIENTI
Zucchero | 300 g |
Acqua (per lo sciroppo) | 300 ml |
Succo di limone | 100 g |
Acqua | 80 g |

PREPARAZIONE
1. Preparate uno sciroppo versando 300 g di zucchero in un pentolino con 300 ml di acqua e portando a bollore
2. Mettete a raffreddare per circa mezzora
3. Al succo di limone unite lo sciroppo e 80 g d’acqua
4. Frullate fino ad ottenere un composto schiumoso
5. Versate in una gelatiera e fate andare fino a quando il prodotto sarà cremoso. In alternativa alla gelatiera, il composto del sorbetto va messo in congelatore e ogni mezz’ora va estratto per fargli incorporare aria rimescolandolo. E’ così che il sorbetto acquisirà quella cremosità che lo differenzia dalla granita.