I semi di chia derivano da una pianta della famiglia delle Lamiaceae, la salvia hispanica. Questa pianta originariamente veniva coltivata nell’America del centro-sud dell’epoca precolombiana. Aztechi e Maya ne furono coltivatori.
Attualmente c’è una grande attenzione nei confronti di questi semi oleosi ricchi di nutrienti che apportano molti benefici per l’organismo.
La dose consigliata dai nutrizionisti è quella di circa 10 gr al giorno, l’equivalente di un cucchiaio da minestra. Utili a favorire la regolarità intestinale, attenti a non eccederne nel consumo per evitare effetti lassativi. Ci sono diversi modi di inserire questi semi nella vostra dieta quotidiana, modo più semplice di consumarli è a crudo: nello yogurt o nel latte vegetale, nella macedonia, nell’impasto per fare il pane, nelle insalate o nelle zuppe. I semi di chia hanno la peculiare capacità di assorbire il liquido in cui vengono immersi fino a 10 volte superiore al loro peso. In questo modo renderanno il liquido (come ad es. il latte o il succo di frutta) più corposo. Apportano all’incirca 500 kcal per 100 gr. Si consiglia di conservarli in un luogo fresco e asciutto.

Principali proprietà:
aiutano a prevenire le malattie dell’apparato cardiovascolare;
ricchissimi di vitamina C (fino a 7 volte più delle arance);
ricchi di magnesio, calcio e potassio;
forte presenza di vitamina A;
ricchi di omega 3 e omega 6;
utili a ripulire il colon;
hanno proprietà antinfiammatorie;
ricchi di ferro (molto più degli spinaci);
aiutano a sviluppare un senso di sazietà;
non contengono glutine;
fonte di selenio utile all’organismo per assorbire la vitamina E;
ricchi di fosforo e magnesio utili per fortificare le ossa.