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RAFANO

Il rafano è una pianta abbastanza comune ed è popolare in cucina e nella medicina tradizionale. Secondo alcuni rapporti, le proprietà benefiche della radice di rafano sono note da migliaia di anni ma è diventata particolarmente popolare tra i tedeschi. Il rafano appartiene alla famiglia delle crocifere come il cavolo e la senape ed è caratterizzato da un profumo pungente. In Italia è utilizzato come in cucina soprattutto a Trieste: una grattugiata di rafano crudo non può mancare su un piatto di bolliti o in un panino con prosciutto caldo. Anche in Veneto i bolliti e il cotechino vengono accompagnati dal cren, salsa a base di radice di rafano.

Gli esperti affermano che i principi attivi del rafano possono avere effetti positivi sulla normalizzazione del peso corporeo, sulla pressione sanguigna, sul funzionamento dei sistemi immunitario e digestivo, e anche la riduzione del rischio di difetti del tubo neurale nei neonati.

Il rafano è ricco di sostanze nutritive e minerali, tra cui fibre alimentari, vitamina C, acido folico, potassio, calcio, magnesio, ferro, zinco e manganese.

Ricordiamo che un’adeguata assunzione di potassio aiuta a ridurre del 20% il rischio di morte per molte cause, compreso l’ictus, e normalizza la pressione sanguigna. Gli esperti dell’Organizzazione mondiale della sanità sostengono che una quantità insufficiente di questo elemento può aumentare il rischio di sviluppare ipertensione arteriosa e malattie cardiovascolari.

La presenza di sostanze come isotiocianato e sinigrina donano al rafano un aroma caratteristico. Gli scienziati hanno scoperto che questi componenti hanno proprietà antiossidanti che influiscono positivamente sulla salute del sistema immunitario e addirittura stimolano l’attività e la sintesi dei globuli bianchi. È noto che la vitamina C, ricca nel rafano, è un potente antiossidante che protegge le cellule dai danni dei radicali liberi, causa di molte malattie.

Il rafano è un prodotto ipocalorico, non contiene grassi. Allo stesso tempo, il vegetale è ricco di acidi grassi omega-3 e omega-6, che sono parte integrante del metabolismo. Inoltre il rafano può dare sensazione di sazietà grazie al suo alto contenuto di fibre e proteine.

Le sostanze fitochimiche contenute nella radice di rafano stimolano l’attività di varie ghiandole del corpo, ad esempio quelle responsabili della salivazione e della normalizzazione del tratto gastrointestinale. Grazie al contenuto di calcio, il rafano contribuisce a mantenere sano il tessuto osseo, oltre a ridurre la probabilità di sviluppare malattie dell’apparato muscolo-scheletrico, ad esempio l’osteoporosi.

Secondo diversi studi, l’isotiocianato di allile e il lisozima contenuti nella radice di rafano hanno proprietà antimicrobiche. Il rafano è anche un diuretico, buono per normalizzare la minzione, rimuovere regolarmente le tossine dal corpo e regolare il peso corporeo.

Gli esperti affermano che l’inalazione di rafano appena grattugiato può avere un effetto positivo sulla salute delle prime vie respiratorie. Nelle malattie virali e microbiche, i fitoncidi aiutano a ridurre il numero di microrganismi patogeni. E gli oli essenziali vegetali hanno un effetto espettorante. Grazie a queste proprietà, il rafano è spesso usato nella medicina popolare per il trattamento delle malattie respiratorie acute.

Vale la pena notare che ci sono avvertimenti per coloro che desiderano aggiungere il rafano alla loro dieta. A causa del significativo contenuto di sodio, il rafano deve essere usato con cautela da persone con malattie renali, cardiovascolari e gastrointestinali. Secondo i risultati di diversi studi, il rafano influisce negativamente sulla salute delle persone con ipotiroidismo.