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Menta

La mitologia greca vuole che Menta fosse una bella ninfa ridotta per punizione ad una pianta. Una versione del mito vuole sia stata Persefone, gelosa del marito che avrebbe intrattenuto una relazione con Menta, a ridurre la ninfa ad una pianta; un’altra versione suggerisce invece che la trasformazione sia avvenuta come vendetta di un dio che era stato respinto dalla bella.

In Europa sono state identificate una decina di specie di menta; l’elenco completo è molto più numeroso perché comprende gli incroci. Tra le specie coltivate nel Nord Italia, una delle più note e diffuse è la menta piperita, un ibrido tra la mentha aquatica e mentha spicata (o viridis) utilizzato soprattutto per prodotti dolciari come caramelle e chewing gum per contrastare l’alitosi.

E’ rinomata per gelati, ghiaccioli, sciroppo per bevande rinfrescanti e dissetanti, in acqua o con il latte; le sue foglie profumate non possono mancare in un mojito. A Cuba questo cocktail si prepara con la menta hierba buena (la mentha spicata).

In cucina la menta si accompagna a tante portate: in primis ben si abbina con le verdure cotte o grigliate. Il sapore più delicato della mentuccia, o nepitella è ideale per le frittate, mentre l’aroma intenso della menta romana (mentha pulegium) valorizza piatti tipici della cucina popolare capitolina come la trippa e l’agnello.

Tra le proprietà più note della menta ci sono la sua efficacia come antispasmodico e come antiossidante; in particolare il suo olio essenziale è considerato un prezioso alleato della concentrazione, è antinfiammatorio, analgesico, antiemetico e antipiretico.