Lenticchie

Sono buone, sane e portano anche fortuna. Parliamo delle lenticchie, forse i primi legumi coltivati dall’umanità, in ogni caso compagne pressoché immancabili dei cesti natalizi e dei nostri cenoni di San Silvestro. Davanti ad un piatto di zuppa di lenticchie oppure ad un cotechino (o zampone) con purè e lenticchie ritroviamo immediatamente il calore e l’atmosfera di una famiglia riunita per le feste. La loro forma tondeggiante (lenticchia è appunto una piccola lente) richiama quella delle monete e proprio per questo motivo sembra che gli antichi romani avessero l’usanza di scambiarsi come dono propizio una scarsella piena di lenticchie. Chi non vedeva arrivare le tante agognate monete, poteva comunque consolarsi vedendo le lenticchie germogliare. Aldilà dell’aspetto folkloristico, alle lenticchie non sarebbe mai stata attribuita questa funzione di buon augurio se non fosse stato per le sue qualità alimentari. E’ una pianta coltivata in ogni parte del pianeta, i suoi semi offrono un apporto di proteine vegetali che tra i legumi è secondo solo a quello della soia. Le lenticchie sono caloriche ma molto sazianti. Oltre ai semi si possono consumare anche i relativi germogli, ancor più ricchi di proteine, vitamine A e B, fibre e sali minerali, in particolare ferro. Si raccomanda però di consumare i germogli prima della formazione delle foglie per non perdere i benefici. Ecco la ricetta per la zuppa di lenticchie, tenendo conto che quelle secche hanno bisogno di una notte in ammollo, mentre quelle in scatola sono già cotte.

1. In una pentola grande fate soffriggere pezzi tritati di sedano, carota e cipolla per una decina di minuti a fuoco basso

2. Prendete le lenticchie precotte e versatele sul soffritto

3. Dopo aver fatto bollire il brodo vegetale, versatene un po’ alla volta nella pentola e fate andare a fuoco basso per una quarantina di minuti.

4. Assaggiate e aggiustate di sale fino a quando la densità della zuppa e la cottura delle lenticchie saranno di vostro gradimento