In Italia, saper cucinare la pasta, per quanto possa sembrare semplice, è una vera e propria arte. Nel tempo si sono rincorsi diversi miti sulla cottura della pasta e quindi, per fugare i tuoi dubbi, abbiamo raccolto i fatti e i miti più diffusi sulla preparazione della pasta, oltre a consigli pratici sulla scelta di prodotti di qualità. Nella maggior parte delle ricette, la pasta deve essere versata quando l’acqua è bollente, ma è vero? Sì, la pasta secca va immersa in acqua bollente e molto salata. Anche l’acqua fredda dovrebbe essere riempita di sale: questo accelererà il processo di cottura.
Il sale è un ingrediente estremamente importante perché garantisce una cottura uniforme della pasta. Per evitare che la pasta si attacchi, cuocetela in una pentola capiente e con abbondante acqua. Il rapporto consigliato è di 1 litro d’acqua ogni 100 grammi di pasta secca e 10 grammi di sale.
Ogni tipo di pasta viene preparato a modo suo, a seconda dello spessore e della dimensione. Il tempo di cottura si riduce naturalmente quando si usa pasta fine e si allunga quando si usano paste spesse. Il tempo di cottura dipende anche dal tipo di farina di cui è fatta la pasta. La pasta integrale scura impiega più tempo a cuocere rispetto alla pasta di grano e semola.

Secondo la scuola italiana, la pasta va preparata al dente, cioè leggermente dura, elastica e soda. Gli italiani amano la pasta semidura e hanno ragione! Cucinare al dente è sicuramente una regola da seguire nella propria cucina. La pasta dura infatti ha un sapore decisamente migliore. La pasta semidura si sposa bene con qualsiasi condimento, mantenendone la forma e la consistenza. Inoltre, la pasta semidura è decisamente più salutare perché ha un indice glicemico molto più basso.
Quando si scola la pasta dopo la cottura, vale la pena lasciare un po’ d’acqua in quanto è ottima per diluire un sugo troppo denso. L’amido nell’acqua della pasta dona al sugo la consistenza perfetta.
Come riconoscere la pasta di prima qualità? Prestate attenzione alla varietà di grano da cui è composta. La pasta di migliore qualità è quella di grano duro. Questa varietà di grano è ricca di proteine e minerali. La farina di grano duro, chiamata semola, contiene molto più ferro, fosforo, rame e vitamine del gruppo B rispetto alla normale farina di grano. La semola ha anche meno calorie e un indice glicemico molto più basso.
Quale pasta scegliere per piatti specifici?
Paste spesse come le pappardelle o le tagliatelle si sposano meglio con sughi di carne densi. La pasta con scanalature trattiene la salsa, mentre per l’aglio, olio e peperoncino vanno benissimo gli spaghetti.
In generale la pasta è buona cotta e mangiata subito, non riscaldata, quindi fate attenzione alla quantità che versate nell’acqua.
