Ogni mattina il porto di Genova si risveglia col profumo di focaccia appena sfornata, un invito irresistibile per tanti liguri che infatti la consumano già a colazione, magari inzuppandola nel caffellatte al posto di una brioche, e più tardi accompagnandola ad un bicchiere di vino bianco.
Tra le alternative alla versione classica la più diffusa è sicuramente la focaccia con le cipolle aggiunte prima di infornare.

Inserita tra i Prodotti Agroalimentari Tradizionali italiani e protetta da chi la produce ancora artigianalmente con un Marchio Collettivo, la focaccia ha origini antiche ma l’aspetto di quella genovese è inconfondibile: ben oliata, mai più spessa di un paio di centimetri, morbida al centro e croccante sui lati, la superficie dorata segnata da alveoli che raccolgono i granelli di sale grosso.
A fare la differenza sono la qualità dell’olio utilizzato, i tempi della lievitazione e poterla gustare ancora calda di forno, magari di fronte al mare, prima che si secchi.