Spezia di origini orientale dal caratteristico colore ocra ricavata da radice essiccata e principale ingrediente del curry, la curcuma ha nella curcumina un principio attivo che offre molti benefici salutari. Antiossidante, antitumorale, immunologica, antinfiammatoria, la curcuma contribuisce anche a rendere più fluido il sangue, a tenere bassa la glicemia, a prevenire la demenza e addirittura come efficace antidepressivo alternativo ai farmaci.
Si consiglia di assumerne dai 3 ai 5 grammi al giorno, cioè un dosaggio ben superiore a quello che facciamo usando la curcuma per insaporire i nostri piatti.
La curcuma non va cotta a lungo per non perderne i benefici.
Per facilitare l’assimilazione da parte del nostro organismo si ricorre ad un pizzico di pepe nero, circa 0,03 grammi per ogni grammo di curcuma, che aumenta esponenzialmente la biodisponibilità, oppure mescolando la curcuma a oli vegetali per sfruttare la sua solubilità nei grassi.
Tra i suoi utilizzi, uno dei più noti è quello in una bevanda ayurvedica chiamata Golden Milk.

Si forma una pasta di curcuma versandone circa 50 g in acqua bollita con un pizzico di pepe e mescolando fino a farla diventare densa. Un cucchiaino di questa pasta va quindi unita a del latte vegetale riscaldato in un pentolino, ad un cucchiaino di olio di mandorle o cocco e ad un cucchiaio di miele se si vuole rendere più dolce. Il tutto va ben shakerato ancora caldo e quindi servito. Per una tazza di Golden Milk si utilizza circa un quarto di un cucchiano di pasta di curcuma. La restante pasta di curcuma si può conservare in frigo in un barattolo per almeno un mese.