Quella degli amaretti di Saronno è un’invenzione pasticciera italiana che ha conquistato i palati di tutto il mondo. Devono il loro tipico sapore piacevolmente amarognolo alle armelline, cioè ai semi contenuti nel nocciolo dell’albicocca.
Preparati con mandorle, albume, zucchero e bicarbonato, gli amaretti sono biscotti secchi e friabili dal sapore inconfondibile, vengono sgranocchiati da soli a fine pasto con un bicchiere di vino dolce, mentre sbriciolati sono ingrediente di torte, tiramisù e ripieno per le pesche. Da provare però anche come ripieno di un primo piatto come i tortelli di zucca.
Gli amaretti di Saronno sono prodotti da circa due secoli dalla Lazzaroni che ne ha registrato il marchio, mentre un po’ in tutta Italia sono diffuse varianti locali: quella di Saronno si contraddistingue per essere dura e croccante.

Amaretto di Saronno è anche il famoso liquore utilizzato in tutto il mondo per la preparazione di cocktail. Attualmente viene commercializzato da due aziende di Saronno con i marchi “Amaretto Lazzaroni 185” e “Disaronno”. Il primo viene preparato con gli amaretti sbriciolati e macerati con l’alcol. Il secondo invece è prodotto dalla famiglia Reina che rivendica il possesso della ricetta originale del liquore che risalirebbe secondo la tradizione al XVI secolo, creazione di una locandiera saronnese in onore del pittore Bernardino Luini che in quel tempo impegnato in un affresco per il santuario della Beata Vergine dei Miracoli.